mercoledì 4 luglio 2007

S.O.S.

Io non mi voglio salvare, io voglio essere salvata.
Voglio la dimostrazione di valere tanto, di essere così importante per qualcuno da farlo sforzare veramente per me: se cerco di star male è per essere curata, se butto il cibo di nascosto è per essere scoperta.
Gli unici che posso mettere alla prova sono i miei genitori perchè sono quelli che dovrebbero amarmi per definizione: ogni volta mi deludono, alla prima difficoltà si tirano indietro.
"Dipende da te" oppure "Se non ti sta bene così pensaci tu!", sono frasi tipiche.No, voglio che siate voi a pensare a me per una volta!
Quando ero piccola mio padre voleva che prendessi parte alle discusioni, verbalmente accese, tra lui e mia madre, tanto ero in grado di capire e dire chi aveva ragione. Mia madre non mi ha mai negato nulla quando mangiavo troppo, ma mi avvertiva di non accusare lei quando da grande fossi stata troppo grassa perchè lei mi aveva avvertito, il suo dovere l'aveva fatto. Troppo facile scaricare le responsabilità su una bambina!
Io ho sempre mangiato a casa e non ho mai rimesso quello che ingurgitavo, non perchè non ci abbia provato, ma perchè non ci sono riuscita, forse è stata la mia salvezza. Era mia madre a prepararmi pranzo e cena come volevo io: senza olio, senza sale, sanza pane, 150g di vitello o 50g di pasta o 2 ALBUMI d'uovo una volta al giorno, poi verdure a volontà e un frutto per pasto.
Ogni giorno componevo il mio menu con la calcolatrice e le tabelle caloriche degli alimenti alla mano per non superare le 800 calorie: ancora oggi non riesco a liberarmi da questa ossessione e non porto nulla alla bocca se non ne conosco la composizione nutrizionale: qualche volta vorrei non aver mai imparato a contare! Ho sempre mangiato davanti ai miei genitori, loro sapevano.
Quello che credo non perdonerò mai loro è di non aver fatto nulla fino a qundo un mio amico non ha chiamato a casa mia chiedendo a mio padre fino a che punto volessi arrivare e se non fosse ora di mettermi un freno. A questo punto, per non fare la parte dei genitori sciagurati, si è deciso di affrontare il problema: per quasi due anni ho mangiato poco o nulla, non avevo più le mestruazioni da mesi, ma c'è voluto il richiamo all'ordine di Mimmo affinchè qualcosa si muovesse. Turbare il finto equilibrio della famiglia non conveniva a nessuno, meglio far finta di non vedere.
Mando continui segnali, ma non li colgono mai. E' vero sono criptati, ma se non c'è sforzo non c'è neppure valore! E poi la codifica non serve solo per nascondere il significato, ma anche per rafforzarlo. Gli estranei non dovrebbero saper leggere il messaggio, ma il destinatario dovrebbe avere la chiave per interpretarlo. La chiave sta nell'amore e nell'affetto, se non riescono a decifrarlo è perchè l'hanno persa, forse non era abbastanza preziosa da tenerla con cura.
Se nemmeno i miei genitori mi amano, chi dovrebbe farlo e perchè?

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